I diffusori per l’ambiente sono ormai uno dei gadget per la cosa più richiesti sul mercato. Ci piace ovviamente l’idea di riempire la nostra casa o il nostro luogo di lavoro con fragranza particolari e gradevoli, che diano un tocco di personalità in più all’ambiente.
Come scegliere un diffusore d’ambiente?
In questo senso va detto che infatti anche un profumo può “arredare” la casa, partecipando attivamente alla nostra percezione della location in questione, suggestionando quindi il nostro umore e il nostro giudizio.
Volendo fare un passo indietro possiamo dire che un diffusore è un oggetto/utensile che appunto diffonde una determinata fragranza in un ambiente, una sorta di “deodorante a lungo rilascio” che gradualmente riempie un luogo coi suoi aromi, inebriando la nostra mente.
In questo articolo proveremo a fornire una panoramica sull’argomento, tentando di capire quali siano i criteri migliori per scegliere un diffusore per l’ambiente. Quali sono le diverse tipologie tra cui scegliere? Quali le fragranze più gettonate?
Iniziamo col dire che come per tutte le cose è bene non esagerare, non farsi prendere troppo la mano: spesso con i profumi questo rischio è dietro l’angolo. Tuttavia un eccessivo e smodato utilizzo del diffusore per ambiente va seriamente ad appesantire l’olfatto, facendo ottenere l’effetto contrario rispetto a quanto desiderato. Bisogna insomma evitare l’effetto “profumeria” quando si entra in casa!
In genere questi diffusori funzionano con i cosiddetti oli essenziali, che sono le essenze che diffondendosi nell’aria ci inebriano con deliziosi profumi. Molti di essi si trovano già pronti sul mercato, ma se si possiedono le giuste conoscenze e una certa dose di fantasia si possono creare anche delle composizioni proprie. Ovviamente la scelta della fragranza dipende da diversi fattori, molti dei quali strettamente legati al gusto personale.
Una cosa fondamentale da tenere in considerazione però è che ci sono 4 tipologie fondamentali di diffusori per l’ambiente: quelli a candela, quelli elettrici, quelli a bacchetta e quelli a spray manuale. Proviamo ad analizzarle tutte e tre, in cerca della più adatta alle nostre esigenze.
Tipologie di diffusori:
Ora vediamo una selezione di diffusori per scegliere quelli che si avvicinano alle vostre esigenze.
Diffusori a Candela
Il diffusore a candela è forse il più comune e sicuramente il più economico, ma purtroppo – nel complesso – anche quello che rischia di dare più problemi. Infatti si corre sempre il rischio di bruciare l’olio e sprigionare sostante tossiche nell’aria (come ad esempio il benzopirene).
Diffusori ambiente elettronici ad aromi
I diffusori elettrici, al contrario, sono forse i più sicuri ed efficaci: in questo caso gli oli non vengono bruciati bensì riscaldati gradualmente, assicurando la perfetta diffusione della fragranza in tutta la stanza. Il costo è certamente un po’ più elevato, anche perché spesso si tratta di veri e propri oggetti di design, molto sfiziosi anche dal punto di vista estetico. Anche il diffusore a bacchette è ideale per un rilascio graduale del profumo.Lo spray manuale è invece il metodo più “artigianale” e personalizzabile di tutti, perchéquasi sempre sarete voi a decidere le dosi per bilanciare gli oli.
Ma forse vi starete chiedendo: quanto può durare un diffusore? Dipende. Ci sono davvero tanti fattori che influiscono sulla durata del diffusore, come il caldo, la presenza di aria condizionata o la vicinanza/lontananza con finestre.
Diffusore di aromi ad ultrasuoni
Nella scelta del migliore diffusore per ambiente dovete sicuramente fare i conti anche con la stanza nel quale quest’ultimo sarà inserito: dimensioni, collazione all’interno della casa ma anche “utilizzo” della stanza. Ad esempio in un contesto come la cucina è bene puntare su fragranze agrumate, in camera da letto sarà la volta di sostante delicate e ovattate (come il tiglio o la camomilla), mentre i bagno potreste puntare su essenze legnose o note marine.
Non vi resta che correre in erboristeria o procedere con le essenze fai-da-te.