Grazie alla loro enorme diffusione, ormai quasi non riusciamo a farne a meno. Si tratta dei sensori di parcheggio, un grande aiuto quando si deve posteggiare l’automobile in spazi ristretti o semplicemente si deve effettuare una manovra rischiosa. La quasi totalità dei nuovi modelli infatti propone la possibilità di aggiungere come “optional” i sensori di parcheggio, sia anteriori che posteriori. Una volta abituati al grande aiuto che sono in grado di dare, è davvero difficile tornare ai vecchi in tempi in cui per parcheggiare servivano letteralmente quattro occhi. Nel caso però tu abbia acquistato un’automobile nuova senza optional oppure vogliate installare i sensori di parcheggio su vetture usate o datate, niente paura. In commercio esistono infatti kit di sensori, sia wireless che elettromagnetici. Una volta capito come sceglierli e quali caratteristiche devono avere, montarli non è poi così difficile, anche in fai da te. Vediamo insieme i dettagli e i 5 migliori modelli.
Come funzionano?
La maggior parte delle automobili nuove vendute sul mercato sono dotate dei sensori di parcheggio, che vengono però proposti come optional. Si tratta infatti ormai di un aiuto quasi indispensabile per utilizzare ogni mezzo al meglio, e senza inutili ansie. Sia in città che in campagna ormai sono molto diffusi SUV e automobili di grosse dimensioni che a volte rendono difficili manovre e soprattutto parcheggi.
Se la tua auto non è dotata dell’optional per il parcheggio, una semplice analisi e ricerca sul mercato ti permetterà di scoprire quale sia il kit di sensori parcheggio più adatto alle tue esigenze.
Innanzitutto devi sapere che esistono diversi tipi di sensori: tradizionali, wireless, ad ultrasuoni ed elettromagnetici. Tutte le tipologie sono composte da tre elementi indispensabili:
- i sensori veri e propri;
- la centralina;
- l’altoparlante (può essere integrato da un display).
Come funziona infatti un sensore di parcheggio? I sensori veri e propri vengono installati sul paraurti anteriore o posteriore e collegati alla centralina che solitamente si trova nel baule. I sensori valutano la distanza dall’ostacolo e inviano l’informazione alla centralina che la elabora e restituisce un segnale acustico attraverso l’altoparlante (o uno luminoso attraverso il display da posizionare sul cruscotto). Solitamente il primo segnale viene inviato quando l’ostacolo si trova a 1,5 metri di distanza: in questo caso si tratterà di un “beep” standard. A mano a mano che l’automobile si avvicina all’ostacolo, la frequenza del segnale acustico aumenterà fino a diventare continua quando l’ostacolo si trova a 40 centimetri di distanza.
In caso di sensori applicati nella parte posteriore, il sistema entrerà in funzione solo nel momento di inserimento della retromarcia. Per quanto riguarda i sensori anteriori invece, questi saranno sempre attivi con le tradizionali marce di andatura.
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I vantaggi dei sensori di parcheggio
Dotare la propria automobile di sensori di parcheggio, porta diversi vantaggi. Innanzitutto un grande aiuto alla guida: quante volte infatti hai rinunciato ad un parcheggio tra due auto in quanto temevi di impiegare troppo tempo oppure di scontrarti con le auto?
Da non sottovalutare inoltre la sicurezza: può capitare infatti di essere distratti oppure di non avere una visuale ottimale di ciò che circonda l’auto. Puoi quindi non accorgerti di pedoni o ciclisti che passano accanto alla vettura. Con i sensori di parcheggio hai un controllo aggiuntivo per una guida più sicura.
Sensori di parcheggio ad ultrasuoni o elettromagnetici?
A seconda di come vengono percepiti gli ostacoli, i sensori di parcheggio possono essere ad ultrasuoni o elettromagnetici.
I sensori di parcheggio ad ultrasuoni sono composti dai 3 elementi che abbiamo citato prima. I sensori veri e propri emettono ultrasuoni che colpiscono l’ostacolo e vengono rimbalzati alla centralina che rielabora le informazioni. Il sistema calcola la velocità di ritorno dell’onda, interpretandola e trasformandola in distanza dall’ostacolo.
Solitamente i sensori sono quattro, due per ogni lato: si tratta di piccoli oggetti cilindrici da inserire nella carrozzeria.
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La situazione cambia quando si opta per sensori di parcheggio elettromagnetici, una piccola innovazione in questo campo. I tradizionali quattro sensori vengono infatti sostituiti da una striscia adesiva lunga quasi 4 metri e alta pochi centimetri, da applicare all’interno del paraurti.
Una volta applicata la striscia nella parte posteriore, l’inserimento della retromarcia fa attivare la centralina elettronica che a sua volta genera un campo elettromagnetico nell’area vicino alla striscia. Se in fase di manovra è presente un ostacolo, il campo se ne accorge, l’informazione arriva alla centralina che attiverà il display e i relativi segnali acustici.
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I collegamenti: con cavo o sensori wireless
A seconda invece del tipo di collegamento, i sensori di parcheggio possono essere tradizionali con cavo o wireless. Le due tipologie influenzano indubbiamente il sistema di montaggio. Da un lato infatti i sensori tradizionali utilizzano i cavi. I quattro dispositivi, una volta fissati alla carrozzeria, devo infatti essere collegati all’impianto elettrico e poi fatti arrivare fino al cruscotto dove sarà posizionata la centralina.
Per chi vuole evitare collegamenti via cavo, la soluzione arriva con i sensori di parcheggio wireless. I dispositivi sono alimentati a batteria e collegati senza fili a centralina e altoparlante per il segnale acustico.
Come installare un sensore di parcheggio
Per montare i sensori di parcheggio si possono percorrere due strade. Affidarsi ad un elettrauto o un professionista, oppure optare per il fai da te. Il montaggio è in realtà semplice e, se hai un minimo di esperienza con attrezzi e struttura di un’automobile, puoi cavartela anche da solo.
Se hai scelto i sensori elettromagnetici, dovrai applicare la striscia adesiva all’interno del paraurti che andrà quindi smontato e poi rimontato. Si tratta di un’operazione delicata che richiede pazienza e precisione.
Se invece devi installare i sensori tradizionali, armati di metro e buon occhio. I quattro sensori ad ultrasuoni devono infatti essere installati a circa 50 cm da terra, due in posizione centrale e due ai lati, per garantire una copertura ottimale del controllo.
Per applicarli devi effettuare quattro piccoli buchi sul paraurti in modo da inserire i quattro sensori. In caso di montaggio nel paraurti posteriore, devi individuare il cavo di corrente alla luce della retromarcia e inserire il cavo per i sensori nell’occhiello collegato al fanale posteriore. Posiziona la centralina nel baule in modo che rimanga stabile anche durante i tragitti. Infine collega i cavi dei sensori alla centralina.
Una volta sistemata la parte posteriore, occorre collegare la centralina al display sul cruscotto. Se hai scelto un sistema tradizionale, devi far passare i cavi lungo tutta l’automobile fino al cruscotto. Puoi nascondere i cavi sotto alla tappezzeria in modo che non si notino. Se invece hai scelto i sensori di parcheggio wireless, il gioco è fatto: sarà sufficiente ricordarsi di alimentare la batteria per non trovarsi senza aiuto durante le manovre.
Un piccolo consiglio se devi installare i 4 sensori: per fare in modo che si uniformino il più possibile alla carrozzeria dovrai verniciarli. La vernice dovrà avere lo stesso codice colore dell’automobile: passeranno così inosservati. Per compiere questa operazione puoi rivolgerti ad un carrozziere oppure optare per il fai da te con una semplice bomboletta per ritocchi (fai sempre attenzione al codice colore).
I 5 migliori modelli di sensori di parcheggio
Sul mercato puoi trovare tantissimi kit sensori parcheggio, da quelli wireless a quelli elettromagnetici fino ai sensori tradizionali ad ultrasuoni. Vediamo insieme i cinque migliori modelli.
Kit 4 Sensori Di Parcheggio Tempo di Saldi (B008FNXEAC)
Il kit è composto da 4 sensori di parcheggio tradizionali, con sistema ad ultrasuoni. Si tratta di un kit universale, compatibile con la maggior parte delle automobili. Nel kit sono compresi:
- 4 sensori (diametro 2,2 cm) con cavi di circa 2 metri;
- display led con sistema acustico;
- centralina (9 x 7 x 2 cm);
- punta a tazza da trapano per bucare la carrozzeria;
L’alimentazione del kit è di 10/15 V, mentre il consumo massimo è di 2W. Il sistema di sensori è in grado di funzionare anche a temperature estreme, dai .20 gradi ai 70gradi.
Il display emette segnali acustici da 1hz quando gli ostacoli sono ad una distanza compresa tra i 2 e i 1,1 metri. 3 hz se gli ostacoli sono tra 1 metro e 60 cm; 7 hz quando gli ostacoli sono a meno di 50 cm.
I sensori veri e propri sono inoltre verniciabili con le apposite bombolette per i ritocchi della carrozzeria.
- Kit 4 sensori di parcheggio.
- Colore: vari.
Car Rover Sensori di parcheggio
Il kit Car Rover è tradizionale, con l’utilizzo della tecnologia ad ultrasuoni. Non è fornito di display ma di un semplice cicalino che emette i segnali acustici durante le manovre. nel kit, compatibile con la maggior parte dei modelli, sono compresi:
- 4 sensori di parcheggio con cavi di circa 2,5 metri;
- cicalino;
- cavo di alimentazione;
- centralina;
La corrente nominale è 20-200 mA, mentre l’alimentazione 9-16V. Il sistema è in grado di funzionare da una temperatura di -20 gradi fino ai 70 gradi. Il cicalino è inoltre dotato di un sistema di allarme BIBI con allarme inferiore agli 80 dB. I sensori lavorano da una distanza di circa 2,5 metri fino a 0 cm.
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Kit Wireless 4 sensori parcheggio
Ideale per chi non vuole installare cavi nell’abitacolo dell’automobile, il kit wireless è dotato inoltre di un display con segnale acustico. Si tratta di un sistema universale, compatibile con tutte le automobili. Il kit contiene:
- 4 sensori (2,2 cm diametro) con filo di 2, 5 metri;
- display a LED con segnalatore acustico (9,8 x 2,5 x 2,2 cm);
- centralina (9,8 x 7 x 2,6 cm);
- 1 punta da trapano per effettuare i buchi;
- manuale
I quattro sensori sono verniciabili in modo da scomparire all’interno della carrozzeria. Il display può essere alimentato tramite l’accendisigari. I primi segnali di allarme arrivano ad una distanza di 1,2 metri, mentre il segnale continuo arriva dai 20 centimetri al tocco. Il kit è inoltre fornito dell’omologazione CE e RoHS.
- CARALL SP3234 Kit 4 Wireless Sensori di...
- Tipo di prodotto: AUTO_ACCESSORY
Audew Kit 8 sensori
Si sale di gamma con il Kit Audew che mette a disposizione otto sensori, da applicare sia nella parte posteriore che in quella anteriore. Il kit contiene:
- 8 sensori con cavo;
- una centralina;
- un display con segnale acustico.
I sensori per la parte anteriore sono dotati di un cavo più lungo (circa 5 metri), mentre per quelli posteriori il cavo risulta più corto. A seconda di verrà montata la centralina è possibile invertire l’installazione. I sensori veri e propri sono verniciabili con bombolette di vernice adatta alla carrozzeria. Il display led consente di avere un maggior controllo sulla manovra: in quanto indica con precisione la distanza dall’ostacolo. L’allarme acustico ha quattro velocità diverse, a seconda della distanza dall’ostacolo.
Aplic Kit sensore con telecamera
Il kit Aplic contiene quattro sensori e una telecamera che mostra le immagini in tempo reale, oltre ad emettere i segnali acustici tipici dei sensori di parcheggio. Il kit contiene:
4 sensori ccon cavi;
- monitor 4,3’’;
- centralina;
- telecamera;
- 1 sega da 22 mm;
- cavo Cinch 5 metri;
Il monitor e la centralina vengono fissati con cuscinetti biadesivi rispettivamente sul cruscotto e nel bagagliaio. Il monitor a LED, con sistema antiriflesso, consente di visionare le riprese della telecamera grandangolare da posizionare nella parte posteriore. Il sensore acustico entra in funzione alla distanza di 1,7 metri.
- Denominazione del modello: Aplic Sistema per...
- Uso: Con il sistema per il parcheggio...
I sensori di parcheggio rappresentano un valido aiuto mentre si è alla guida. Con la diffusione sempre maggiore di SUV e auto ingombranti infatti, può diventare difficile fare manovre e soprattutto parcheggiare in spazi ristretti. I sensori entrano inoltre in gioco quando si tratta di sicurezza: i segnali acustici e luminosi emessi sono utili non solo per non scontrarsi con oggetti e auto, ma anche per salvaguardare pedoni o ciclisti.
Sul mercato si trovano tantissimi modelli compatibili con la maggior parte delle automobili. Per chi sceglie i sensori tradizionali ad ultrasuoni, occorre fare attenzione in fase di installazione. Bisogna infatti forare il paraurti e applicare i sensori che possono essere verniciati dello stesso colore della carrozzeria. I sensori elettromagnetici invece agiscono tramite una banda adesiva da posizionare all’interno del paraurti. Una seconda operazione delicata da effettuare è il collegamento della centralina con il display o cicalino acustico sul cruscotto. Nel caso dei kit tradizionali, occorre far passare il cavo lungo tutta l’automobile. Per chi vuole evitare fili nell’abitacolo, la soluzione arriva con i sensori di parcheggio wireless.